Pressione fiscale, nel 2014 picco storico al 44%

Soldi (PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images)
Soldi (PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images)

Analizzando il Def 2014, si evince che la pressione fiscale toccherà quest’anno il livello record del 44%, con le imprese che verseranno al fisco italiano ben 110,4 miliardi di tasse, toccando i vertici di una speciale graduatoria europea. A sottolinearlo è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che spiega come soltanto i tedeschi, che hanno comunque venti milioni di abitanti in più, versano più tasse degli italiani.

Ha sostenuto Giuseppe Bortolussi, segretario delle Cgia: “Con un carico fiscale di questa portata, è difficile fare impresa e soprattutto creare le condizioni per far ripartire l’economia. Gli effetti legati alla rivalutazione delle rendite finanziarie, all’aumento dell’Iva, che nel 2014 si distribuisce su tutto l’arco dell’anno, all’introduzione della Tasi e, soprattutto, all’inasprimento fiscale che graverà sulle banche, compensano abbondantemente il taglio dell’Irap e gli 80 euro lasciati in busta paga ai lavoratori dipendenti con redditi medio bassi”.

“Alla luce di tutto ciò, la pressione fiscale di quest’anno è destinata a salire di 0,2 punti percentuali rispetto al livello raggiunto l’anno scorso”, ha detto ancora Bortolussi, che poi ha concluso: “Alle nostre imprese, viene richiesto lo sforzo fiscale più pesante. Nonostante la giustizia sia poco efficiente, il credito sia concesso con il contagocce, la burocrazia abbia raggiunto livelli ormai insopportabili, la Pubblica amministrazione sia la peggiore pagatrice d’Europa e il sistema logistico-infrastrutturale registri dei ritardi spaventosi, la fedeltà fiscale delle nostre imprese è al top”.

Redazione online