Corte Ue: brevettabile ovulo umano non fecondato

Ricerca embrioni (Spencer Platt/Getty Images)
Ricerca embrioni (Spencer Platt/Getty Images)

La Corte di giustizia Ue ha stabilito oggi che un ovulo umano manipolato ma non fecondato può essere brevettato a fini industriali, in quanto in base alla sentenza si ritiene che per essere qualificato come embrione umano, un ovulo umano non fecondato deve necessariamente avere la capacità intrinseca di svilupparsi in in essere umano.
Per tanto i giudici hanno ritenuto che un ovulo attivato per partenogenesi che abbia iniziato un processo di sviluppo non va considerato come un embrione umano.
Una decisione con la quale sarà possibile brevettare alcune cellule staminali nell’Unione europea e l’ovulo sviluppato in laboratorio non fecondato potrà essere utilizzato per scopi commerciali, ossia, potrà essere comprato, venduto, usato per sperimentazioni, per la ricerca sulle malattie.

La sentenza della Corte Ue ribalta quanto era stato stabilito nel 2011 con la sentenza nel caso Brustle in cui veniva indicato che “la nozione di embrione umano comprendeva gli ovuli umani non fecondati” in quanto “tali ovuli erano tali da dare avvio al processo di sviluppo di un essere umano”, indi per cui li rendeva non brevettabili.

Il ricercatore tedesco Oliver Brustle, docente di Neurobiologia ricostruttiva all’Università di Bonn, bel 1997 brevettò un metodo per curare il Parkinson utilizzando cellule staminali ricavate da un embrione umano nello stadio di blastocisti, vale a dire circa cinque giorni dopo la fecondazione, trasformandole in cellule in grado di produrre tessuti nervosi. Dopo una serie di processi, Brustle, nel 2009, aveva interpellato la Corte di Giustizia europea per avere una definizione della nozione di “embrione umano”, considerando che per lui gli ovuli fecondati da meno di cinque giorni, non era un embrione umano.
Brustle perse la causa. In questa occasione invece, l’Alta Corte di giustizia del Regno Unito ha interpellato la Corte Ue per avere precisazione sul concetto di “ovulo fecondato” in merito al caso presentato dalla società International Stem Cell Corporation in Gran Bretagna e agli ovuli che utilizza nel processo industriale.

C.D.