Tolentino: padre, madre e figlio sotto le macerie

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Un altro paese non esiste più: questa volta tocca Arquata del Tronto il borgo medioevale della provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche famoso per la sua storica rocca che sovrasta il panorama: su Twitter  le  immagini drammatiche di un enorme cumulo di macerie. La scossa delle 7,41 di questa mattina  ha sconvolto il paese per sempre.  «È venuto tutto giù, ormai non ci stanno più i paesi»: è il grido di dolore del sindaco di Arquata Aleandro Petrucci. “Per fortuna che erano zone rosse – aggiunge -. La poca gente che è rimasta è scesa in strada, si sta abbracciando. Adesso stiamo andando in giro per le frazioni per vedere quello che è successo».  Arquata del Tronto, 1.166 abitanti, si trova al confine tra Lazio, Umbria e Abruzzo, racchiuso all’interno di due aree naturali protette: il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga a sud, e il Parco nazionale dei Monti Sibillini a nord. A Tolentino, mamma, papà e figlio, che sono riusciti a fuggire dalla loro casa che stava crollando. Per ora, fa sapere la Protezione civile, non sono segnalate vittime, e sono in corso le operazioni per mettere in salvo le persone anziane rimaste bloccate in case pericolanti.  Nel centro storico, in via Trento e Trieste, ci sono stati crolli totali di case. Fra i crolli per la scossa di stamattina, c’è quello di una palazzina via Pasubio, già evacuata dopo il terremoto di mercoledì.: “E’ stata una scossa fortissima – spiega il capo della Protezione civile delle Marche Cesare Spuri . Oltre a Tolentino, ci segnalano crolli a Muccia e in tutto l’entroterra Maceratese. Stiamo cercando di capire se ci sono altre persone sotto le macerie”. “Non sappiamo se ci sono vittime, le comunicazioni sono difficili – dice il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi -. È più drammatico delle altre volte, la situazione è esplosiva e le scosse si susseguono. Non è facile calmare la gente, i cittadini piangono e urlano”.

Armando Del Bello