Muore in moto, quello che accade dopo è indecente

Manuel Crusco (Facebook)
Manuel Crusco (Facebook)

Lo scorso 22 giugno sull’Aurelia, in località Garbella di Imperia Porto Maurizio, si è verificato un tragico incidente stradale nel quale ha perso la vita Manuel Crusco, 19 anni, di Arma di Taggia. Il ragazzo che viaggiava in moto con la fidanzata Sara seduta dietro di lui ha perso il controllo del mezzo ed è finito contro un camion della nettezza urbana. Per il giovane non c’è stato nulla da fare, è morto sul colpo. Quello che è accaduto dopo, in quegli attimi in cui il dramma era di fatto ancora in corso, ha dell’incredibile e solo oggi la Polizia è riuscita a risalire ai responsabili. Infatti nella concitazione dei soccorsi, con le ambulanze e le forze dell’ordine che accorrono arrivano anche numerosi passanti e curiosi. Tra loro si nasconde uno sciacallo che senza alcuna remora si avvicina al ragazzo che giace morto sull’asfalto e alla fidanzata ferita in gravissime condizioni e ruba loro i due smartphone. Qualche giorno dopo quella tragedia il padre del ragazzo si rivolge alla polizia denunciando la sparizione dei due telefonini. Partono così le indagini che, grazie a una serie di riscontri incrociati, riescono a rintracciare i due smartphone. La polizia postale denuncia così un sanremese di 45 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio, sospettato di essere l’autore materiale del furto e un cinese di 33 anni, titolare di un negozio di riparazione e vendita di telefonini, che era in possesso dei due dispositivi rubati ed era pronto a rivenderli. Negli smartphone ancora le tracce maldestramente cancellate dei precedenti proprietari e le prove dell’avvenuta manomissione. Per i due fermati le accuse sono di furto e ricettazione.

F.B.