I dipendenti Ikea possono festeggiare: ecco perché

(JONATHAN NACKSTRAND/AFP/Getty Images)
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I dipendenti Ikea, questo Natale, possono sicuramente festeggiare: la multinazionale ha infatti deciso di premiarli “per la loro lealtà e il loro contributo al successo” aziendale con un assegno extra di 108 milioni di euro. I soldi non entreranno subito nelle tasche dei dipendenti del gruppo, ma andranno a sostegno della loro pensione. Ha affermato Belén Frau, Country Retail Manager di IKEA Italia, in una nota: “Sono lieta di annunciare che il versamento di quest’anno permetterà ai co-worker del Gruppo Ikea in Italia di ricevere un contributo di 899 euro a testa per la propria pensione”. La manager ha aggiunto: “Vogliamo ringraziare i collaboratori per la loro lealtà e il loro contributo al successo di IKEA. Lo facciamo attraverso il programma Tack!”

‘Tack!’, che significa ‘grazie’ in svedese, è un programma di fedeltà del Gruppo Ikea, introdotto tre anni fa: da allora sono stati stanziati complessivamente 413 milioni di euro. Tale finanziamento per la fidelizzazione viene varato solo se vengono raggiunti gli obiettivi del Gruppo Ikea. Il bonus-pensione verrà erogato indistintamente: tutti i collaboratori full-time del Gruppo Ikea in Italia, che lavorano in Ikea da almeno cinque anni, percepiranno la stessa somma. Non conteranno infatti né la posizione, né il livello di inquadramento.

Lo scorso anno, Luxottica aveva fatto parlare di sé la scelta compiuta dal fondatore di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, il quale aveva compiuto 80 anni e aveva voluto fare un regalo davvero speciale ai suoi dipendenti: 9 milioni di euro in azioni per i suoi dipendenti, composti da 140mila azioni complessive. Aveva spiegato l’imprenditore all’agenzia Agi che il regalo è “un ringraziamento dal cuore ai dipendenti italiani del gruppo, i veri artefici del successo della nostra azienda”. Più di recente, il gruppo spagnolo Inditex che tra i tanti marchi include Zara, Massimo Dutti, Pull and Bear, Bershka, Stradivarius, Oysho e Zara Home, ha deciso infatti di distribuire equamente tra i suoi 78mila dipendenti il 10% del guadagno registrato negli ultimi due anni di esercizi.

Un anno fa, a Bodio Lomnago, il piccolo paese in riva al lago di Varese dove ha sede la Enoplastic, il Natale ha avuto un sapore diverso. Il lascito testamentario del fondatore della fabbrica, Piero Macchi, morto a 87 anni, infatti, è stata una vera sorpresa per i 250 dipendenti: quelli assunti da meno anni si sono infatti visti recapitare una busta con un assegno da 2mila, che è arrivato a 10mila euro per chi era in azienda da molti più anni. Un modo inedito da parte dell’imprenditore, deceduto a giugno, per accomiatarsi dai suoi dipendenti.

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GM