
E’ stato condannato a quattro anni e undici mesi con una provvisionale di 24.500 euro e l’interdizione temporanea dai pubblici uffici, Walter Onichini, il macellaio di Legnaro che aveva sparato a Nelson Ndreaca, albanese di 25 anni, che stava cercando di fuggire rubandogli l’auto. Nei giorni scorsi, il pm aveva chiesto 5 anni e due mesi di carcere per tentato omicidio. Il legale di Walter Onichini, Ernesto De Toni, ha spiegato: “Onichini ha sparato perché temeva che i ladri avessero rapito il figlioletto”. E lo stesso macellaio ha aggiunto: “Il mio disappunto è tutto nei confronti di una giustizia incapace di distinguere tra un cittadino onesto che paga da sempre le tasse, e un bandito pluripregiudicato, ripetutamente espulso ma ancora libero di circolare nel nostro Paese”.
I fatti risalgono a luglio 2013 e Walter Onichini aveva trovato la solidarietà di molti, tra cui alcuni venetisti, che davanti al tribunale lo avevano definito “una persona colpevole di aver difeso i propri figli, la moglie ed i suoi beni da una banda di delinquenti entratagli in casa per derubarli”. Molte le urla “Vergogna” e le reazioni arrabbiate degli amici di Walter Onichini alla lettura della sentenza odierna. Arrabbiata anche la madre del commerciante, che ha evidenziato: “C’è la totale mancanza di tutela dei diritti di noi cittadini”.
Ancora una condanna, dunque, nei confronti di chi reagisce a delle rapine. Nei giorni scorsi, Mirco Franzoni, l’uomo di 33 anni che la sera del 14 dicembre 2013 a Serle, in provincia di Brescia, uccise un ladro albanese è stato condannato a 9 anni e 4 mesi per omicidio volontario. In precedenza, era stato condannato a 2 anni e otto mesi Giuseppe Chiarini, che nella notte tra il 29 e il 30 giugno 2016 aveva sparato dal balcone di casa diversi colpi di fucile contro una banda di ladri moldavi. Chiarini era stato difeso dai suoi concittadini.
GM