Christopher McCandless, la vera storia del protagonista di Into The Wild

La vera storia di Christopher McCandless, ragazzo morto dopo un’avventura estrema in Alaska

Christopher McCandless, così si chiamava il ragazzo morto 26 anni fa, che aveva abbandonato tutto per un’avventura estrema in Alaska. La sua storia ha anche ispirato libro (Jon Krakauer) e film Into The Wild (Sean Penn). “Ho deciso che per un po’ farò questa vita. Non mi riesce di rinunciare a tutta questa libertà e semplice bellezza”. Detto questo, il ragazzo nell’estate del ’90, dopo essersi laureato con lode in storia e antropologia, dà in beneficienza parte dei suoi beni e si incammina per quello che è stato considerato un vero e proprio pellegrinaggio.

Chris attraversa gli Stati Uniti, disobbedendo civilmente alle leggi dello stato. Lavora per sostentarsi e proseguire il suo viaggio che il 28 aprile 1992 lo porta sullo Stampede trail, nel Denali national park, nel cuore della taiga dell’Alaska. Qui vivrà per oltre 3 mesi in completa solitudine nella natura più selvaggia. Ha dormito in un autobus abbandonato da lui ribattezzato Magic Bus. Il suo cibo sono stati animali, piante commestibili e bacche.

Christopher McCandless, i dettagli sulla morte

Chris è morto probabilmente il 18 agosto 1992, a soli ventiquattro anni, 112 giorni dopo essersi aver iniziato quest’avventura. Il suo corpo è stato ritrovato solo 19 giorni dopo. Sulle reali cause della morte sono state fatte diverse ipotesi, ma una cosa è certa, ovvero, che è morto di stenti e denutrizione. Dopo due mesi, però, si era rimesso in marcia per tornare indietro ma, una volta giunto al fiume Teklanika, all’andata attraversato senza difficoltà, scopre che il corso d’acqua si è ingrossato oltremisura con lo scioglimento dei ghiacciai ed attraversarlo è impossibile. Questo segnerà la sua fine.

Cosciente di quale fosse il suo destino, sul suo diario sono state ritrovate alcune parole. “Ho avuto una vita felice e ringrazio il Signore. Addio e che Dio vi benedica”. Se Christopher avesse trovato il cesto di alluminio collegato ad una carrucola, usato dagli idrologi per spostarsi da una riva all’altra del fiume Teklanika, sarebbe riuscito ad attraversare il fiume nonostante tutto. Oggi, in tal caso, festeggerebbe il suo 50esimo compleanno. Da molti è ritenuto un simbolo di libertà ed autodeterminazione, da altri solo uno scellerato.

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