Continuo calo della natalità in Italia soprattutto sui primi figli. Di seguito i dati Istat.
Nel 2018 all’anagrafe sono stati iscritti 439.747 bambini, oltre 18mila in meno rispetto all’anno precedente e quasi 140 mila in meno nel confronto con il 2008. Il continuo calo vede in primis coinvolti i figli primogeniti che sono 204.883, 79 mila in meno rispetto al 2008. Il numero medio di figli per donna ora è 1,29, mentre il dato più alto si è avuto nel 2010 quando si attestava sull’1,46. L’età media del concepimento è di 32 anni ed un figlio su tre nasce fuori dal matrimonio. In percentuale si parla del 32,3% nel 2018, quasi il doppio rispetto a 10 anni prima quando era del 19,6%. I nati con almeno un genitore straniero sono 96.578 (22%). Quelli con entrambi i genitori stranieri sono 65.444 (14,9% del totale). Lo scorso anno, rispetto al 2017, i nati registrati sono calati del 4%. Il calo è si attribuisce principalmente alla diminuzione dei figli di genitori entrambi italiani (-15.771 unità, l’85,7% del calo dei nati registrato nell’ultimo anno).
Natalità, i nomi preferiti dai genitori
I nomi preferiti dai genitori sono Leonardo e Sofia. Per i maschi scivola al secondo posto Francesco, mentre Alessandro è terzo. Francesco perde dunque un primato che resisteva dal 2001. Come lo scorso anno rimane invariata la graduatoria dei primi tre nomi femminili: Sofia, Giulia e Aurora. Leonardo raggiunge il primato in 14 regioni (Centro-Nord, Abruzzo e Sardegna), Francesco in 4 (Molise, Puglia, Basilicata e Calabria), mentre Alessandro in nessuna. In Sicilia primeggia Giuseppe, in Campania invece Antonio. Per le bambine, a eccezione della Provincia Autonoma di Bolzano dove primeggia Emma, in tutte le realtà locali si ritrovano gli stessi tre nomi del podio nazionale. Sofia si conferma al primo posto in dieci regioni del Centro-nord, in Basilicata (a pari merito con Giulia) e in Calabria. Aurora primeggia nelle Marche e in Abruzzo, Molise, Campania e Sardegna. Il nome Giulia, anch’esso stabile al secondo posto, torna in cima alla classifica nel Lazio, in Puglia e in Sicilia.
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