Omar Pedrini sulla tremenda malattia: “Anche questa volta la foxxutissima non mi fermerà”

Omar Pedrini, ex leader del gruppo dei Timoria, sin da piccolo ha intrapreso una lunga battaglia contro la malattia che lo affligge. Ed oggi, a 54 anni, non ha intenzione di mollare.

Omar Pedrini nasce a Brescia nel 1967 in un ambiente pervaso dalla musica. Suo bisnonno era liutaio e sua mamma, hippy, lo portava sin da piccolo ai concerti dei cantautori, Pierangelo Bertoli, Francesco Guccini, Roberto Vecchioni e Francesco De Gregori. Insomma non proprio lo Zecchino D’Oro.

I Timoria
I Timoria (Instagram)

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I Timoria

Gli anni del liceo classico sono stati determinanti per la carriera di Omar. E’ sui banchi del liceo che conosce Carlo Alberto Pellegrini, Diego Galeri ed Enrico Ghedi, il nucleo dei Timoria. Successivamente entra a far parte del gruppo anche Francesco RengaRenga lascerà poi il gruppo per affermarsi come solista.

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Il primo album del gruppo è stato Colori che esplodono del 1990, a cui seguiranno altri sei album.  Nel 2002 i Timoria hanno partecipato al festival di Sanremo e l’anno seguente con l’album dal vivo Timoria live: generazione senza vento, il gruppo ha concluso la sua esperienza insieme.

Omar dopo l'intervento
Omar dopo l’intervento (Instagram)

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La carriera da solista (non solo da cantante)

Da solista ha pubblicato cinque album e partecipato a Sanremo. Si cimenta anche come attore, autore di programmi televisivi e come docente in Laboratorio di composizione e realizzazione di una canzone pop e Creazione e comunicazione artistica della musica presso il master in Comunicazione musicale per la discografia e i media dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

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La malattia

Ed è durante la carriera da solista che la malattia si fa sentire per la prima volta. Nel 2004 a Sanremo ha un malore, la diagnosi terribile: aneurisma aortico, un problema congenito, da operare prima di subito. Da allora sa di avere un appuntamento fisso con il chirurgo.

Omar ha smesso con la vita tutta sex and drugs and rock’n’roll. Fino ad allora non si era fatto mancare nulla: droga, cocaina  a go-go, alcol, soprattutto vodka perché non lasciava alito da ubriaco, tante donne, sesso con pornostar e tour lunghissimi.

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L’ultimo intervento è durato 16 ore, operato a Bologna dall’unica equipe disposta a farlo. Il rischio era altissimo.

Omar e la moglie Veronica
Omar e la moglie Veronica (GettyImages)

Ora è un uomo diverso, sposato, padre non solo di Pablo, il figlio avuto a 24 anni (a lui e a suo padre “il suo vecchio” dice di dovere tutto), ma anche di una bimba avuta dalla moglie Veronica Scalia, presa in moglie poco prima del suo secondo intervento.

Lavora Omar, per mantenere la sua famiglia. I soldi veri non li ha fatti mai, diversamente da Renga, ma a lui basta così. Vive delle cose che gli piace fare e non è da tutti.