Il momento in cui dovremo accendere il riscaldamento è ormai sempre più vicino. La crisi impone però una serie di rinunce; per gli irregolari sono in arrivo sorprese tutt’altro che piacevoli.
L’estate volge ormai al termine ed è venuto quindi il momento di pensare a come dovremo comportarsi nel periodo più freddo dell’anno. L’autunno e l’inverno che ci attendono sembrano essere però almeno parzialmente differenti rispetto al passato a causa della crisi economica che molte famiglie si trovano a vivere.
Il potere di acquisto di molti cittadini è decisamente calato e anche semplicemente fare la spesa al supermercato può non essere così semplice. Anche l’accensione del riscaldamento dovrà avvenire però secondo regole ben precise.
Attenzione a come userai il riscaldamento: ecco cosa devi fare
La guerra in corso ormai da mesi in Ucraina ha avuto conseguenze pesanti sul piano economico anche nel nostro Paese. Il problema maggiore riguarda il gas, che il nostro Paese prende dalla Russia, disponibile però ora a prezzi decisamente elevati.
Ed è proprio per questo che il governo guidato da Mario Draghi, pur essendo dimissionario, sta invitando i cittadini a un utilizzo più attento del riscaldamento ora che si avvicina il momento in cui noi dovremo utilizzarlo.
Indipendentemente dal fornitore a cui si decide di affidarsi, infatti, i costi della materia prima sono decisamente elevati ed è per questo che a beneficiarne potranno essere anche le tasche.
La raccomandazione da seguire riguarda il numero di gradi su cui impostare il termostato. A partire da ottobre sia negli edifici pubblici sia nelle abitazioni private si dovrà infatti passare da 20 a 19 gradi. Farla franca per i più freddolosi sembra essere però impossibile. I controlli sul territorio non mancheranno.
I controlli non mancheranno
La raccomandazione sulle modalità di utilizzo del riscaldamento non ha mancato di suscitare polemiche. C’è chi infatti ritiene di voler agire come se niente fosse nella propria abitazione privata, ma così non sarà, se ci si vuole muovere tenendo presente il bene di tutti.
Pur trattandosi di controlli a campione, è infatti possibile ricevere a casa la visita di un addetto predisposto alla verifica.
Per quanto riguarda le abitazioni private, inevitabilmente, finiranno sotto la lente di ingrandimento soprattutto quelle realtà che hanno un riscaldamento centralizzato, dove quindi già di per sé la libertà di azione è minore. In questo caso il compito sarà delegato agli amministratori di condominio. In tutti i casi comunque non si agirà in maniera capillare.
Recentemente c’era inoltre chi aveva ventilato la possibilità di tornare almeno parzialmente alla Dad a scuola (uno o due giorni a settimana) o di incentivare lo smart working, in modo tale da alleggerire ulteriormente le spese. Almeno per ora, però, questa idea sembra da escludere.
Non si conoscono però ancora le sanzioni che potranno essere inflitte agli irregolari, queste con ogni probabilità saranno comunicate nei prossimi mesi. Sicuramente non saranno una passeggiata di salute!